Quando è stata l’ultima volta che ti sei sentito annoiato? E cosa hai fatto al riguardo? Ti sei abbandonato al flusso dei tuoi pensieri o hai preferito scrollare passivamente video su Tik Tok? Ricerche recenti suggeriscono che la noia possa potenziare la creatività.

Perché è crunch: la noia, se incanalata nel giusto modo, può essere un mezzo per ascoltare i nostri bisogni e liberare i pensieri creativi.

La noia definita da Treccani:

La noia definita da Treccani:

Senso di insoddisfazione, di fastidio, di tristezza, che proviene dalla mancanza di attività e dall’ozio o dal sentirsi occupato in cosa monotona, contraria alla propria inclinazione, tale da apparire inutile e vana.

Il filosofo Søren Kierkegaard scrisse del potere della noia quasi 175 anni fa, e sosteneva che coloro che sapevano intrattenersi fossero i “prescelti”, rendendo la capacità individuale di destreggiarsi una vera fonte di creatività: “la noia genera immaginazione e giocosità, e intensifica le capacità di osservazione”.

Un modo per alleviare la noia e stimolare la creatività è giocare. La correlazione tra gioco e creatività è così forte che i ricercatori hanno identificato costrutti associati alla giocosità, tra cui umorismo, immaginazione, strumentalità, espressività, spontaneità, curiosità e indipendenza. Gli psicologi hanno persino creato una scala di giocosità per adulti per misurarne l’impatto nelle nostre vite. L’esperimento prende in considerazione due gruppi di persone che lavorano per la stessa azienda, la quale offre soluzioni strategiche per startup.
Il primo gruppo continua l’attività lavorativa seguendo la routine giornaliera come fino ad ora veniva eseguita. Al secondo gruppo vengono proposte una serie di attività collaterali volte a rompere la monotonia lavorativa: cambi di mansioni per brevi periodi, cambi di location, attività ludiche da svolgere in solitudine o in compagnia, ma soprattutto lunghi periodi dedicati al non far nulla, quindi privi di qualsiasi stimolo.

Dopo un periodo di osservazione, durato circa tre mesi, gli studiosi hanno notato che il gioco creativo è di solito il risultato di tempo non strutturato e alimentato da motivazioni intrinseche. La motivazione estrinseca, come promesse di ricompense, spesso inibisce l’esplorazione e l’immaginazione. I ricercatori hanno riscontrato una correlazione inversa tra i premi ottenuti a fine mansione e la capacità creativa di proporre nuove soluzioni.

La sovrastimolazione, una caratteristica comune delle vite affollate di attività organizzate, ci nega la noia di cui potremmo aver bisogno per accendere la nostra immaginazione e fantasia. Il sognare ad occhi aperti e semplicemente “non fare nulla” associati alla noia spesso creano l’ambiente perfetto per produrre le nostre migliori idee.

Julie Fisher, un educatore per l’infanzia nel Regno Unito, nell’ultima edizione del suo libro, “Starting from the child ” (2013), esorta genitori ed educatori a dare ai bambini l’opportunità di sviluppare la propria voce creativa e immaginazione. Anche se la noia non è un prerequisito per il gioco creativo, Fisher ritiene che il gioco strutturato inizialmente dagli adulti uccida davvero la creatività.

Quindi, la prossima volta che ti senti annoiato, dimentica la televisione, la lezione di danza o l’evento sportivo: lasciati attraversare dalla noia ed accendi il tuo pensiero creativo.

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